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Museo Archeologico
e Paleobotanico
di Perfugas

CHI SIAMO

Museo Archeologico
e Paleobotanico

Il Museo Archeologico e Paleobotanico di Perfugas, denominato MAP, aperto nel 1988, si è posto sin dall’inizio come luogo di raccolta, di conservazione, di ricerca e di valorizzazione del notevole patrimonio archeologico, paleobotanico e artistico dell’Anglona.

L’esposizione si divide in 8 sezioni, organizzate cronologicamente, e 3 allestimenti tematici. I materiali provenienti dal territorio sono esposti nel giardino e nelle vetrine del MAP.

8 sale espositive
3 allestimenti tematici

Sale tematiche

SEZIONE PALEOBOTANICA

L’esposizione raccoglie un vasto campionario di fossili vegetali, provenienti da un’area abbastanza vasta del territorio dell’Anglona, fortemente caratterizzato dalla presenza di foreste fossili, e una vetrina dedicata ai fossili animali.

Gli esemplari di tronchi fossili di maggiori dimensioni, provenienti dai territori di Perfugas, Laerru, Martis, Bulzi e una parte del territorio di Santa Maria Coghinas, sono esposti nel giardino.

La nascita delle foreste pietrificate è avvenuta all’incirca 18 milioni di anni fa.

SEZIONE PALEOLITICA

In questa sezione sono esposti gli strumenti litici appartenenti alle più antiche comunità umane scoperte sinora in Sardegna.

L’uomo durante il paleolitico ha potuto raggiungere l’isola sfruttando saltuari e temporanei collegamenti via terra apertisi quando, durante i momenti più freddi delle glaciazioni, il livello del mare si abbassava.

I manufatti ritrovati, caratterizzati dalla presenza di strumenti realizzati in selce, risalgono a circa 450.000 anni fa.

SEZIONE PALEOLITICA

In questa sezione sono esposti gli strumenti litici appartenenti alle più antiche comunità umane scoperte sinora in Sardegna.

L’uomo durante il paleolitico ha potuto raggiungere l’isola sfruttando saltuari e temporanei collegamenti via terra apertisi quando, durante i momenti più freddi delle glaciazioni, il livello del mare si abbassava.

I manufatti ritrovati, caratterizzati dalla presenza di strumenti realizzati in selce, risalgono a circa 450.000 anni fa.

SEZIONE MESOLITICA

Il percorso museale passa dal paleolitico inferiore al Mesolitico, che va dal 10.000 al 6.000 a.C., epoca in cui si sciolgono i ghiacciai dell’ultima era glaciale e dove l’uomo deve adattarsi ad un nuovo e sconosciuto ambiente. Cambia così le sue abitudini e alla caccia associa la pesca, e con essa l’esigenza di costruire una nuova tipologia di strumenti, differenti per forma e dimensioni.

SEZIONE NEOLITICA

L’età Neolitica si sviluppa in Sardegna nel periodo compreso tra il 6000 e il 3100 a.C.

Questo periodo è caratterizzato dalla nascita dell’agricoltura e dell’allevamento, che portano come conseguenza la stanzialità dei gruppi umani e lo sviluppo di varie attività fra le quali quella della lavorazione dell’argilla per la realizzazione del vasellame.

SEZIONE NEOLITICA

L’età Neolitica si sviluppa in Sardegna nel periodo compreso tra il 6000 e il 3100 a.C.

Questo periodo è caratterizzato dalla nascita dell’agricoltura e dell’allevamento, che portano come conseguenza la stanzialità dei gruppi umani e lo sviluppo di varie attività fra le quali quella della lavorazione dell’argilla per la realizzazione del vasellame.

Museo MAP Perfugas
ALLESTIMENTO LA GRANDE MADRE

Il sentimento religioso delle comunità preistoriche della Sardegna emerge persuasivo e stimolante con le statuette femminili di dea madre.

In località Sos Badulesos, nelle campagne di Perfugas, è stato rinvenuto, dal sig. Gavino Muraglia, un esemplare unico di statuina di dea madre con in braccio un bambino. Malgrado l’usura e la rottura di una piccola porzione della statuina, rimane integra e visibile la simbologia materna.

Questa statuetta si inserisce fra quelle di tipo volumetrico – naturalistico che appaiono a partire dal V millennio a.C.

Museo MAP Perfugas
SEZIONE ENEOLITICA

Nella successiva età Eneolitica, sviluppatasi tra il 3100 e il 2200 a C., la scoperta dei metalli segna notevoli cambiamenti nella vita dell’uomo, sia nell’ambito sociale che culturale. Gli utensili, soprattutto quelli di uso quotidiano, vengono ancora realizzati tramite l’impiego della pietra, ma il rame, fondamentale risorsa di questo periodo, è il primo elemento che viene utilizzato per realizzare attrezzature agricole e lame.

SEZIONE ENEOLITICA

Nella successiva età Eneolitica, sviluppatasi tra il 3100 e il 2200 a C., la scoperta dei metalli segna notevoli cambiamenti nella vita dell’uomo, sia nell’ambito sociale che culturale. Gli utensili, soprattutto quelli di uso quotidiano, vengono ancora realizzati tramite l’impiego della pietra, ma il rame, fondamentale risorsa di questo periodo, è il primo elemento che viene utilizzato per realizzare attrezzature agricole e lame.

Museo MAP Perfugas
Museo MAP Perfugas
SEZIONE NURAGICA

Uno degli aspetti più significativi della storia della sardegna è costituito dalla nascita e dallo sviluppo della Civiltà Nuragica che, con diverse fasi, si protrae dal 1900 al 700 a C., costituisce una delle più affascinanti culture che si sviluppano nel bacino del Mediterraneo.

Al periodo immediatamente successivo alla cultura di Bonnanaro si deve il progressivo diffondersi degli schemi architettonici tipici della civiltà nuragica ovvero i nuraghi, ad una o più torri, spesso circondati dai villaggi di capanne circolari, i templi, per lo più a pozzo, e dedicati al culto delle acque, e le cosiddette tombe dei giganti, sepolture collettive monumentali caratterizzate dalla presenza di stele frontali di grandi dimensioni.

Museo MAP Perfugas
ALLESTIMENTO L'ACQUA E IL SACRO

Il periodo Nuragico si contraddistingue per la bellezza dei suoi imponenti edifici, siano essi di comune abitazione che luoghi di culto associati alla presenza dell’acqua. La scelta architettonica, fatta per la realizzazione di questi ultimi, deriva probabilmente dall’importanza che la società nuragica dava loro.

Il Pozzo sacro del predio Canopoli, monumento visitabile all’interno del paese di Perfugas, è uno dei più importanti esempi di luogo di culto dell’isola, insieme a quello di Santa Cristina a Paulilatino (OR) ed a quello di Santa Vittoria a Serri (CA), perché realizzato in opera isodoma utilizzando pietra calcarea.

Oltre al Predio Canopoli, nell’allestimento si possono ammirare anche la Fonte Sacra di Niedda, dislocata nel comune di Perfugas, all’interno di una proprietà privata, e il pozzo sacro Irru a Nulvi.

ALLESTIMENTO L'ACQUA E IL SACRO

Il periodo Nuragico si contraddistingue per la bellezza dei suoi imponenti edifici, siano essi di comune abitazione che luoghi di culto associati alla presenza dell’acqua. La scelta architettonica, fatta per la realizzazione di questi ultimi, deriva probabilmente dall’importanza che la società nuragica dava loro.

Il Pozzo sacro del predio Canopoli, monumento visitabile all’interno del paese di Perfugas, è uno dei più importanti esempi di luogo di culto dell’isola, insieme a quello di Santa Cristina a Paulilatino (OR) ed a quello di Santa Vittoria a Serri (CA), perché realizzato in opera isodoma utilizzando pietra calcarea.

Oltre al Predio Canopoli, nell’allestimento si possono ammirare anche la Fonte Sacra di Niedda, dislocata nel comune di Perfugas, all’interno di una proprietà privata, e il pozzo sacro Irru a Nulvi.

Museo MAP Perfugas
Museo MAP Perfugas
SEZIONE CLASSICA

Dall’800 a.C. la Civiltà Nuragica entra in contatto con le più grandi civiltà del Mediterraneo Orientale e Occidentale come i Fenici, gli Etruschi e i Cartaginesi, la cui presenza stanziale è ben documentata nell’isola. Nel 238 aC., con la definitiva conquista Romana della Sardegna, anche il territorio di Perfugas vede una progressiva romanizzazione della cultura. I romani si insediano nella collina di Santa Maria all’interno delle strutture nuragiche già preesistenti, che riutilizzano e ampliano secondo una logica consueta di adattamento dei sistemi e delle tipologie costruttive alla realtà locale preesistente.

I principali siti riutilizzati, per chiare finalità di approvvigionamento idrico, sono stati i due pozzi sacri situati uno a Perfugas (predio Canopoli), l’altro a Nulvi (pozzo sacro del nuraghe Irru).

Museo MAP Perfugas
SEZIONE MEDIEVALE

Dall’800 a.C. la Civiltà Nuragica entra in contatto con le più grandi civiltà del Mediterraneo Orientale e Occidentale come i Fenici, gli Etruschi e i Cartaginesi, la cui presenza stanziale è ben documentata nell’isola. Nel 238 aC., con la definitiva conquista Romana della Sardegna, anche il territorio di Perfugas vede una progressiva romanizzazione della cultura. I romani si insediano nella collina di Santa Maria all’interno delle strutture nuragiche già preesistenti, che riutilizzano e ampliano secondo una logica consueta di adattamento dei sistemi e delle tipologie costruttive alla realtà locale preesistente.

I principali siti riutilizzati, per chiare finalità di approvvigionamento idrico, sono stati i due pozzi sacri situati uno a Perfugas (predio Canopoli), l’altro a Nulvi (pozzo sacro del nuraghe Irru).

SEZIONE MEDIEVALE

La parte finale del percorso museale è dedicata al periodo medievale e post medievale, che vede il territorio di Perfugas arricchirsi di chiese, edificate tra il periodo romanico – nel XII e XIII secolo d.C. – e il 1700.

Oltre ai materiali esposti nelle vetrine, relativi rispettivamente ai periodi altomedievale (prima del 1000) e basso medievale, tradizionalmente fino al 1492, risultano di particolare interesse le chiese di Santa Maria della Concezione, Santa Vittoria, San Giorgio, Santa Croce, Santa Maria degli Angeli al cui interno è custodito il bellissimo retablo di San Giorgio del XVI secolo.

Museo MAP Perfugas
Museo MAP Perfugas
ALLESTIMENTO IL TERRITORIO

L’ultima sala è composta da 14 vetrine che ospitano il terzo ed ultimo allestimento a chiusura del MAP di Perfugas. La mostra permanente “IL TERRITORIO, L’ UOMO, LA MEMORIA” ha come finalità il voler approfondire tutto il lavoro che, dal 1978, la Soprintendenza archeologica delle province di Sassari e Nuoro ha svolto nel ricco territorio Anglonese. 14 vetrine per 12 paesi dell’Anglona: Perfugas, Laerru, Martis, Bulzi, Santa Maria Coghinas, Sedini, Chiaramonti, Tergu, Castelsardo, Valledoria, Erula, e Nulvi, più 2 della Gallura: Viddalba e Badesi, ognuna dedicata e ricca di materiali molto interessanti. Il discorso, non più cronologico ma a carattere tematico e topografico, ci offre uno spaccato dell’imponente patrimonio culturale che ogni singolo paese ha conservato gelosamente per migliaia e migliaia di anni.

Per informazioni
e prenotazioni

Didattica

Museo MAP Perfugas Didattica
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Attualmente il MAP di Perfugas è gestito dalla Società Cooperativa Sa Rundine, che propone itinerari, visite guidate e laboratori rivolti a bambini, a gruppi di famiglie e alle istituzioni scolastiche.

Le attività costituiscono un valore aggiunto per chi sceglie Perfugas e il MAP come meta per un viaggio d’istruzione.

Il gruppo di lavoro, composto da archeologi, guide turistiche e tecnici dei servizi educativi, pianifica progetti didattici basati su modelli di apprendimento sperimentale, personalizzati in base all’età dei partecipanti e delle programmazioni scolastiche. Per maggiori info vista la sezione didattica sul sito sarundine.com

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Testimonials

Il Museo Archeologico Paleobotanico di Perfugas è una tappa imperdibile per tutti gli appassionati di archeologia e paleontologia. Il museo offre un'ampia panoramica sulla storia del territorio di Perfugas e dei comuni limitrofi, e ospita una collezione di reperti unici e di grande valore scientifico.
Ivano
Ottimo allestimento e brave le guide. Il biglietto è cumulativo con il pozzo sacro e il retablo.
Giovanni
Bello, compresa la visita al pozzo sacro e al retablo. Molto gentile la ragazza che ci ha fatto da guida. Da vedere
Marina
Veramente interessante il centro culturale-museo di Perfugas (SS). Merita certamente una accurata visita per godere di persona i tanti reperti archeologici custoditi nelle sale e commentati sapientemente dai funzionari archeologici presenti.
Aldo
Museo paleobotanico completo di tutto. Un posto da vedere sicuramente
Luca

Tutte le fonti provengono dalle tante recensioni Google

Centenario della scoperta
del Pozzo Sacro di Perfugas

Via Nazario Sauro Perfugas (SS)​

Ottobre • Maggio
Mattina 09:00/13:00 • Pomeriggio 15:00/19:00
Giugno • Settembre
Mattina 09:00/13:00 • Pomeriggio 16:00/20:00
Lunedì chiuso (Aperto su prenotazione)
Adulti - €. 4,00
Over 60 - €. 3,00
Gruppi* / Bambini / Scolaresche - €. 2,00
Residenti / Bambini** / Accompagnatori - Gratuito
* Gruppi da 10 persone ** bambini sotto i 5 anni

Contatti

+39.079.564241
+39.349.7777103
sarundine.map@gmail.com
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